“…….UNA SITUAZIONE COME QUESTA NON
L’AVEVAMO VISSUTA MAI ……………”

E’ la conseguenza di come le attuali forze “ riformatrici-rinnovatrici (?) “ siano in larga misura divise tanto d’essere di ostacolo a quelle circolazioni di idee che sarebbero assolutamente indispensabili perché sia attuabile una politica riformatrice-rinnovatrice.

Occorre che ciascuno si svestisse della passionalità – se ancora esiste - e dei preconcetti e discutere con la necessaria umiltà che dovrebbe derivare dall’intelligente consapevolezza che nessuno possiede in esclusiva tutta la verità ; che induce a porre in termini non ultimativi e drastici le proprie tesi ; che porta a compiere ogni sforzo per capire le ragioni e le argomentazioni degli altri, nella convinzione che proprio da questo deriva la possibilità di concorrere ad una < nuova politica >.

Si tratta , oggi, della necessità di elaborare e divulgare una nuova cultura politica, alternativa rispetto a idee ed opinioni oggi largamente radicate; idee ed opinioni che trovano il loro fondamento in una ibrida commistione di tesi ottocentesche.

Per fare le riforme non bastano alleanze pasticciate ,quando non macchiate dall’inciucio , e neppure elaborazioni adeguate al piano tecnico e dei contenuti , che sono necessari, ma non basta ! esse debbono trarre origine e alimento da un HUMUS CULTURALE orientato in ben altra direzione.

Le riforme devono essere la traduzione in leggi – comprensibili – ed in trasparenti azioni di governo di < convinzione della società >.

Il complesso e faticoso travaglio che è in atto ci porta a concludere che occorre, sì, una nuova cultura politica da costruire partendo dai fermenti innovativi che la società civile da tempo indica.

Occorre tentare di non cadere nell’atteggiamento generazionale di quei politici anziani del potere che non riescono a capire i valori nuovi ed i patrimonio positivo di cui sono portatori oggi le donne, i giovani i tanti movimenti espressione della società civile.

Mi rendo conto che è una impresa difficile quella di invitare gli anziani politici del potere a conservare la disponibilità e l’apertura dei giovani ma i giovani devono saper rivendicare i propri diritti ed acquistare la maturità ed il realismo del anziani onesti.

Sergio Scarpino


commento alla nota di LIBERTA’ e GIUSTIZIA
del 11 . 9 . 2012-09-11
“Ingiustificata certezza”